La presente istituzione scolastica "2 Don Bosco Verdi" ha assunto dal 1 settembre 2012 la configurazione giuridico-amministrativa di Istituto Comprensivo, per effetto del dimensionamento provinciale che ha unito il 2° Circolo Didattico di Qualiano "Don Bosco" con la vecchia scuola media "G. Verdi". L'Istituto vede aggregati in un'unica struttura ben tre ordini di scuola: INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI PRIMO GRADO, distribuiti in tre plessi, vicini fra loro, come collocazione sul territorio. La popolazione scolastica dell’I.C. 2 Don Bosco-Verdi proviene prevalentemente dal comune di Qualiano, un paese, inserito nell’agglomerato urbano di Napoli, dal cui centro dista meno di 12 Km, che un tempo aveva una forte componente agricola ma che negli ultimi anni ha vissuto un'urbanizzazione che ha trasformato il tessuto socio-culturale del paese, ora estremamente eterogeneo: accanto a famiglie di agricoltori, artigiani e operai troviamo anche professionisti, imprenditori, grandi e piccoli commercianti, impiegati e tecnici. L'Istituto costituisce la più importante agenzia formativa del territorio adatta a svolgere un ruolo di promozione umana, sociale e culturale, le sue strutture, infatti, sono utilizzate anche al di fuori dell'orario scolastico con attività finalizzate alla promozione di percorsi positivi di conoscenza, abilità e stili di vita. Esso pone le basi per il raggiungimento di obiettivi di miglioramento della continuità verticale sia per gli alunni e le alunne, coinvolti in un percorso educativo unitario, dalla scuola dell'infanzia fino alla secondaria di I grado, sia per le famiglie, intesa come continuità di relazione con la medesima istituzione scolastica. Crea, inoltre, i presupposti per una proficua continuità orizzontale instaurando relazioni e sinergie con il territorio di appartenenza, crea collaborazioni attive e costanti con associazioni no profit come i Lions, la Pro Loco, le parrocchie, il comune, il Comando dei Carabinieri. Inoltre, la nostra scuola si avvale di tutte le opportunità offerte dagli Enti locali, dal Miur, da Enti privati, reti di scuole e Forze dell’Ordine, attingendo in maniera sistematica ai fondi europei per la realizzazione di attività extracurricolari.